Per fotografare un'onda del mare, come per altri elementi in movimento, si può scegliere di:
- Congelare il movimento: utilizzare tempi d’esposizione molto rapidi per bloccarne il movimento: 1/500 o inferiori. Possiamo congelare il movimento frenetico delle onde in tutte le sue morbide, infinite macchie di colore. Ne risulta una scomposizione della realtà in una trasfigurazione quasi astratta.
- Rendere il movimento: utilizzare tempi d’esposizione lunghi per catturare l'effetto mosso e creare un "effetto seta" dell'acqua che scorre: 1/15 e superiori;
- Esaltare la dinamicità: chiudere il diaframma, allungare il tempo d’esposizione, e seguire il movimento dell’oggetto per registrarne la dinamicità (panning).
DEL SAPER GUARDARE LE ONDE:
"Il mare è appena increspato e piccole onde battono sulla riva sabbiosa. Il signor Palomar è in piedi sulla riva e guarda un'onda. Non che egli sia assorto nella contemplazione delle onde. Non è assorto, perché sa bene quello che fa: vuole guardare un'onda e la guarda. Non sta contemplando, perché per la contemplazione ci vuole un temperamento adatto, uno stato d'animo adatto e un concorso di circostanze esterne adatto: e per quanto il signor Palomar non abbia nulla contro la contemplazione in linea di principio, tuttavia nessuna di queste tre condizioni si verifica per lui. Infine non sono le "onde" che intende guardare, ma un'onda singola e basta: volendo evitare le sensazioni vaghe, egli si prefigge per ogni suo atto un oggetto limitato e preciso".
da Palomar di Italo CalvinoDEL SAPER TRASGREDIRE LE REGOLE:
“Era la vigilia di Natale del 1953 e mi ero appena regalato una Comet… Sono andato in spiaggia per provarla… Nel libretto delle istruzioni c’era scritto: tenere saldamente la fotocamera, inquadrare e scattare evitando di muoverla. Ma se io voglio far vedere quell’oggetto che fluttua, e il moto impetuoso delle onde, non posso tener ferma la macchina fotografica…”.
Così si racconta sia nata “L’approdo”, quella che, tra mito e realtà, è passata alla storia come la prima fotografia di Mario Giacomelli.

Foto di Fedefido, "Il mare d'inverno"
Fotocamera: Canon EOS 400D
Obiettivo: Canon EF-S 55-250mm f/4-5.6 IS
Esposizione: 0,076 sec (1/13)
Apertura: f/5.6
Focale: 250 mm
ISO: 400
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